“Cantami , o diva del pelide Achille…”…molte volte abbiamo letto questi versi, che rappresentano l’inizio del poema epico dell’Iliade. Attraverso questa espressione il poeta Omero invoca la musa della Poesia al fine di ricevere un aiuto per narrare le celebri gesta.
Pensando ad un convegno, da aggiungere come momento culturale alla rinomata Festa dell’Uva, abbiamo preso in prestito questo verso, forse il più famoso della letteratura greca, traslandolo però alla nostra realtà.
Così, basandoci proprio su questa invocazione,“Raccontami, Uva…” è divenuto il titolo di questa iniziativa culturale. Due sono gli elementi essenziali e fondamentali che compongono il titolo e che da esso ci riconducono all’essenza di questo Convegno.
In primo luogo troviamo l’elemento narrativo, il racconto, inteso come bisogno primario, come capacità di espressione e di messa in relazione di culture. Attraverso la narrazione, il parlare ed il raccontare si fanno circolari trasmettitori di idee e saperi. Si crea una tessitura di conoscenze nella quale i fili delle trame si intersecano e si intrecciano dipanandosi da molteplici argomenti.
Il secondo componente che compone il titolo, è l’elemento “Uva”, la regina incontrastata dei tre giorni di festa, un rito, questo, che a Giovo ormai si ripete da più di cinquant’anni.
La Festa dell’Uva è divenuta oggi un appuntamento che connota l’autunno della valle di Cembra, tempo di raccolta, di vendemmia, ma anche occasione per conoscere più da vicino aspetti legati a questo territorio.
È per questo che la musa invocata, l’Uva, ci condurrà di anno in anno alla scoperta di frammenti del nostro passato, verso la conoscenza di saperi che fanno parte della storia, della cultura, dell’agricoltura di questi luoghi, dentro una riflessione più ampia, che riguarda il modus vivendi di queste genti.
È così che il filo di questo racconto si distende tutt’attorno, partendo dal fuoco centrale, il tema dell’uva, conducendoci attraverso ambiti diversi e variegati eppur sempre concatenati tra di loro.
- COMITATO ORGANIZZATORE FESTA DELL'UVA -
Pensando ad un convegno, da aggiungere come momento culturale alla rinomata Festa dell’Uva, abbiamo preso in prestito questo verso, forse il più famoso della letteratura greca, traslandolo però alla nostra realtà.
Così, basandoci proprio su questa invocazione,“Raccontami, Uva…” è divenuto il titolo di questa iniziativa culturale. Due sono gli elementi essenziali e fondamentali che compongono il titolo e che da esso ci riconducono all’essenza di questo Convegno.
In primo luogo troviamo l’elemento narrativo, il racconto, inteso come bisogno primario, come capacità di espressione e di messa in relazione di culture. Attraverso la narrazione, il parlare ed il raccontare si fanno circolari trasmettitori di idee e saperi. Si crea una tessitura di conoscenze nella quale i fili delle trame si intersecano e si intrecciano dipanandosi da molteplici argomenti.
Il secondo componente che compone il titolo, è l’elemento “Uva”, la regina incontrastata dei tre giorni di festa, un rito, questo, che a Giovo ormai si ripete da più di cinquant’anni.
La Festa dell’Uva è divenuta oggi un appuntamento che connota l’autunno della valle di Cembra, tempo di raccolta, di vendemmia, ma anche occasione per conoscere più da vicino aspetti legati a questo territorio.
È per questo che la musa invocata, l’Uva, ci condurrà di anno in anno alla scoperta di frammenti del nostro passato, verso la conoscenza di saperi che fanno parte della storia, della cultura, dell’agricoltura di questi luoghi, dentro una riflessione più ampia, che riguarda il modus vivendi di queste genti.
È così che il filo di questo racconto si distende tutt’attorno, partendo dal fuoco centrale, il tema dell’uva, conducendoci attraverso ambiti diversi e variegati eppur sempre concatenati tra di loro.
- COMITATO ORGANIZZATORE FESTA DELL'UVA -